Ecco il servizio che il telegiornale di Primocanale ha dedicato al progetto di recupero dei Giardini di Plastica (i giardini Baltimora):
(clicca sul triangolo al centro dell'immagine per vedere il filmato)
I Giardini Baltimora, tristemente noti come i "Giardini di Plastica" vedono un progetto per il loro recupero fatto da volontari cittadini del quartiere di Sarzano a firma degli architetti Susanna Bordoni e Michele Pisano, con la collaborazione del Corso di Laurea Specialistico di Architettura del Paesaggio dell’Università di Genova di cui è presidente la Prof. Annalisa Calcagno Maniglio, per togliere il degrado sociale ed architettonico attuale e renderli finalmente uno spazio per tutti.
E’ stato presentato il progetto al Comune , sono stati trovati i finanziamenti necessari e i lavori sarebbero pronti a partire, ma se la Giunta Comunale non da l’ultimo o.k e le opere non inizieranno entro il 31 ottobre, i finanziamenti faticosamente ottenuti con Regione, Fondazione Carige e Aster andranno persi!
Il programma del progetto prevede la messa in sicurezza di tutti gli accessi e i percorsi interni del parco, la sistemazione del verde e dell’illuminazione pubblica, l’inserimento di attività che diano vita al giardino e che tengano lontano gli attuali ospiti (tossicodipendenti, barboni, ecc…)
E’ però necessario il contributo di tutti i cittadini affinché le lungaggini burocratiche non facciano scadere i tempi per l’erogazione del finanziamento: proponiamo pertanto di far pervenire una mail alla Segreteria Generale del Sindaco come nota di appoggio e di sollecito all'indirizzo:
Gentilissima Segreteria Generale del Sindaco di Genova,
con la presente Le chiediamo che venga approvata entro la fine del mese di Settembre il provvedimento per l’approvazione della convenzione e del progetto per il recupero dei Giardini Baltimora per non far scadere i finanziamenti ottenuti presso Regione, Carige ed Aster.
Certi del sollecito e del Vostro contributo, Vi salutiamo cordialmente.
I cittadini dei quartieri di Sarzano, Carignano e Centro Storico.
Il progetto è stato redatto volontariamente per il quartiere in cui vivono degli arch. Susanna Bordoni e Michele Pisano con la collaborazione del Corso di Laurea Specialistico di Architettura del Paesaggio dell’Università di Genova di cui è presidente la Prof. Annalisa Calcagno Maniglio
L’obiettivo è recuperare uno dei rari spazi verdi godibili del centro cittadino e del centro storico : attualmente costituisce una vergogna per l’Amministrazione, sia di fronte ai cittadini sia per i numerosi turisti che frequentano la zona quando invece potrebbe diventare un polo di sana aggregazione per il Centro della City e per il Centro Storico.
Il progetto prevede la messa in sicurezza di tutti gli accessi ed i percorsi interni, il potenziamento dell’illuminazione la sistemazione del verde ormai abbandonato a se stesso e l’inserimento all’interno del parco di attività che costituiscano al tempo stesso un’ attrattiva ed un presidio contro l’uso improprio da parte di barboni ed emarginati.
I lavori verranno divisi in due parti : la prima per la messa in sicurezza dei percorsi tramite il potenziamento dell’illuminazione e la sistemazione del verde, il secondo per l’inserimento di attività rivitalizzanti. ( piccolo chiosco bar, campetto polivalente calcetto, tennis, pallavolo, spazi per rappresentazioni e cinema all’aperto nella stagione estiva). L’indotto delle attività , gestite dal Consorzio Regionale Servizi Sociali servirà per il mantenimento futuro del parco.
Il progetto è di grande qualità e al tempo stesso innovativo per il fatto di prevedere, oltre che alla sistemazione dell’ architettura e del verde, anche un programma di gestione che ne garantisca il funzionamento ed il mantenimento nel tempo.
Sono stati già ottenuti i finanziamenti per la prima parte.
La ricerca e l’ottenimento dei finanziamenti è stata complicata e lunga : sono ora già a disposizione 200.000 € ( 100.000 € finanziamento Regionale, 50.000 € Aster, 50.000 € Fondazione Carige), la seconda parte (altri 200.000 € circa verrà finanziata con i residui dei fondi delle Celebrazioni Colombiane destinati a riqualificare l’intorno della Casa di Colombo.
Dal luglio 2006 la prima parte del progetto è quindi di fatto finanziata e sta aspettando dal Comune la delibera che autorizzi l’inizio dei lavori .
Se i lavori non partiranno entro il mese di settembre si rischia di PERDERE QUESTI FINANZIAMENTI!
Susanna Bordoni
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